Skip to content
Menu

Milano – Si è tenuta ieri sera nel corso di Ipack-Ima a Milano la presentazione ufficiale del white paper ‘Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto’. Il documento, a cura di un gruppo di studio del Politecnico di Torino, nasce da un’idea di Riccardo Cavanna, di Cavanna Group, specialista mondiale del confezionamento in flowpack. L’obiettivo è indagare – anche in ottica di sostenibilità ambientale – storia, utilizzi e scenari futuri di uno dei sistemi di confezionamento più diffusi al mondo. “Il documento rappresenta il primo risultato di un’attività di ricerca che indaga, in senso ampio, le relazioni tra flowpack e sostenibilità”, spiegano le curatrici Beatrice Lerma e Doriana Dal Palù, del Politecnico di Torino. “Il white paper compie un’approfondita analisi sul ruolo, sul settore produttivo, progettuale, nella società e nei consumi, dal passato al futuro, del flowpack”. Secondo Riccardo Cavanna, “all’interno della filiera, diventata leader al mondo, ci siamo resi conto che esiste una profonda differenza di percezione del futuro dal punto di vista della sostenibilità. Manca una cultura delle funzionalità e dell’importanza dell’imballaggio, ma anche una conoscenza delle opportunità che offrono le tecnologie per una vera economia circolare”.

[Fonte: www.alimentando.info]

Milano – Si è tenuta ieri sera nel corso di Ipack-Ima a Milano la presentazione ufficiale del white paper ‘Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto’. Il documento, a cura di un gruppo di studio del Politecnico di Torino, nasce da un’idea di Riccardo Cavanna, di Cavanna Group, specialista mondiale del confezionamento in flowpack. L’obiettivo è indagare – anche in ottica di sostenibilità ambientale – storia, utilizzi e scenari futuri di uno dei sistemi di confezionamento più diffusi al mondo. “Il documento rappresenta il primo risultato di un’attività di ricerca che indaga, in senso ampio, le relazioni tra flowpack e sostenibilità”, spiegano le curatrici Beatrice Lerma e Doriana Dal Palù, del Politecnico di Torino. “Il white paper compie un’approfondita analisi sul ruolo, sul settore produttivo, progettuale, nella società e nei consumi, dal passato al futuro, del flowpack”. Secondo Riccardo Cavanna, “all’interno della filiera, diventata leader al mondo, ci siamo resi conto che esiste una profonda differenza di percezione del futuro dal punto di vista della sostenibilità. Manca una cultura delle funzionalità e dell’importanza dell’imballaggio, ma anche una conoscenza delle opportunità che offrono le tecnologie per una vera economia circolare”.

[Fonte: www.alimentando.info]

Piattaforma di gestione del consenso di Real Cookie Banner