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Utilizzo di biopolimeri ottenuti, ad esempio, da scarti alimentari nel packaging flessibile

Nuovi materiali ottenuti da nuove risorse: è stata sviluppata una bioplastica che sfrutta la principale proteina dei sottoprodotti del latte, la caseina, rinnovabile, biodegradabile, edibile e compostabile. Il suo scioglimento in acqua non comporta nessuna tossicità. Trova maggiori applicazioni per il confezionamento di prodotti monodose (solidi/in polvere/in pastiglie/liquidi) e per i sacchetti delle lavanderie ospedaliere.

PER APPROFONDIRE: Lactips

 

L’idea di utilizzare le alghe nella composizione del materiale da imballaggio nasce in Indonesia, il secondo maggior contributore al mondo al problema dei rifiuti di plastica negli oceani, con l’interesse inoltre di aiutare l’economia locale, in particolare gli agricoltori indonesiani di alghe. Lo strato esterno si presenta liscio, proprio come la plastica, ma l’interno risulta ruvido, la sua caratteristica è che possa totalmente dissolversi nell’ambiente o essere mangiato con il prodotto!

PER APPROFONDIRE: Evoware

 

Questa sperimentazione mira ad esplorare le possibilità di utilizzare la cellulosa microbica, prodotta attraverso la fermentazione (coltura) di batteri e lieviti con scarti di frutta e verdura nel campo del packaging e dei prodotti usa e getta. Il prodotto finito è un foglio di materiale traslucido, risultato di un sistema a “ciclo chiuso” attraverso un processo ad emissioni zero.

PER APPROFONDIRE: From Peel to Peel

 

Questo film flessibile è formulato dalla chitina che è stata estratta dai gusci dei crostacei (principalmente scampi catturati nella pesca scozzese) risultanti dalla lavorazione. Ha proprietà antimicrobiche, con capacità di prolungare la durata di conservazione del pesce fresco fino al 40%. Questa soluzione, oltre a fornire un’economia circolare pronta all’uso dando un valore a quello che sarebbe stato un materiale di scarto e allo stesso tempo eliminando la plastica monouso dal sistema alimentare, aiuta a proteggere gli alimenti in vendita e a ridurre i rifiuti conferiti in discarica.

PER APPROFONDIRE: Cuan Save

Utilizzo di biopolimeri ottenuti, ad esempio, da scarti alimentari nel packaging flessibile

Nuovi materiali ottenuti da nuove risorse: è stata sviluppata una bioplastica che sfrutta la principale proteina dei sottoprodotti del latte, la caseina, rinnovabile, biodegradabile, edibile e compostabile. Il suo scioglimento in acqua non comporta nessuna tossicità. Trova maggiori applicazioni per il confezionamento di prodotti monodose (solidi/in polvere/in pastiglie/liquidi) e per i sacchetti delle lavanderie ospedaliere.

PER APPROFONDIRE: Lactips

 

L’idea di utilizzare le alghe nella composizione del materiale da imballaggio nasce in Indonesia, il secondo maggior contributore al mondo al problema dei rifiuti di plastica negli oceani, con l’interesse inoltre di aiutare l’economia locale, in particolare gli agricoltori indonesiani di alghe. Lo strato esterno si presenta liscio, proprio come la plastica, ma l’interno risulta ruvido, la sua caratteristica è che possa totalmente dissolversi nell’ambiente o essere mangiato con il prodotto!

PER APPROFONDIRE: Evoware

 

Questa sperimentazione mira ad esplorare le possibilità di utilizzare la cellulosa microbica, prodotta attraverso la fermentazione (coltura) di batteri e lieviti con scarti di frutta e verdura nel campo del packaging e dei prodotti usa e getta. Il prodotto finito è un foglio di materiale traslucido, risultato di un sistema a “ciclo chiuso” attraverso un processo ad emissioni zero.

PER APPROFONDIRE: From Peel to Peel

 

Questo film flessibile è formulato dalla chitina che è stata estratta dai gusci dei crostacei (principalmente scampi catturati nella pesca scozzese) risultanti dalla lavorazione. Ha proprietà antimicrobiche, con capacità di prolungare la durata di conservazione del pesce fresco fino al 40%. Questa soluzione, oltre a fornire un’economia circolare pronta all’uso dando un valore a quello che sarebbe stato un materiale di scarto e allo stesso tempo eliminando la plastica monouso dal sistema alimentare, aiuta a proteggere gli alimenti in vendita e a ridurre i rifiuti conferiti in discarica.

PER APPROFONDIRE: Cuan Save

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